Hai sempre la pelle arrossata e infiammata? Colpa di questi cibi comuni che devi eliminare

La pelle arrossata e infiammata è una condizione estremamente diffusa che interessa persone di tutte le età, spesso con conseguenze che vanno oltre il semplice disagio estetico. L’arrossamento cutaneo può presentarsi in modo temporaneo oppure persistente e, in molti casi, è sintomo di una reazione a fattori esterni o interni. La manifestazione più comune è un cambiamento verso tonalità più rosse o infiammate della cute, che può estendersi dal viso ad altre parti del corpo. Molti ignorano però che dietro a questi sintomi si nasconde spesso un legame diretto con alcune abitudini alimentari consolidate, che possono favorire o peggiorare questa problematica.

Cosa causa realmente rossore e infiammazione cutanea?

L’insorgenza di una pelle arrossata può essere attribuita a molteplici cause, spesso concomitanti. Fra i fattori principali troviamo:

  • Predisposizione genetica e familiarità, che rendono alcune persone più sensibili agli agenti scatenanti.
  • Reazioni allergiche o di ipersensibilità a determinati alimenti, prodotti topici o sostanze ambientali.
  • Inquinamento atmosfetico, raggi UV, esposizione a sbalzi climatici o temperature estreme.
  • Alcune malattie dermatologiche croniche, come dermatite, psoriasi o rosacea.
  • Stress emotivo e ormonale, nonché l’età, che può aumentare la reattività vascolare del tessuto cutaneo con il tempo.

Non va però sottovalutata l’incidenza della alimentazione. Secondo numerosi studi, molti cibi comuni favoriscono la vasodilatazione (ampliamento dei vasi sanguigni) e la produzione di molecole infiammatorie, portando a rossori e talvolta anche a veri e propri sfoghi cutanei persistenti. Tra questi, i cibi caldi, le bevande alcoliche o molto zuccherine e le spezie possono costituire i principali “colpevoli” nella dieta quotidiana di chi soffre regolarmente di questi disturbi.

Gli alimenti da evitare: attenzione a ciò che porti in tavola

Eliminare o ridurre il consumo di alcuni cibi pro-infiammatori può offrire un notevole sollievo a chi combatte con la pelle arrossata. Ecco i principali alimenti implicati secondo l’attuale letteratura scientifica:

  • Zuccheri raffinati e dolci industriali: il consumo eccessivo di zuccheri provoca la glicazione, un processo che rovina il collagene cutaneo e accelera l’invecchiamento. Aumenta inoltre i livelli di insulina e la produzione di sebo, favorendo infiammazioni e acne.
  • Latte e derivati: diversi studi suggeriscono che, in particolare, il latte scremato contribuisca all’infiammazione cutanea, probabilmente per via degli ormoni naturali presenti che influenzano la produzione di sebo.
  • Cibi piccanti, pepe, peperoncino: stimolano notevolmente la vasodilatazione e possono scatenare o peggiorare i rossori facciali in soggetti predisposti.
  • Alcool: oltre a disidratare la pelle, l’alcool aumenta la vascolarizzazione cutanea e peggiora rapidamente la situazione per chi ha già una pelle sensibile o infiammata.
  • Grano (glutine), uova, arachidi e frutta a guscio: questi cibi sono fra i maggiori responsabili di reazioni allergiche o di dermatiti atopiche in molti individui suscettibili.
  • Pesce e crostacei nonché prodotti a base di soia, pomodori e agrumi possono risultare problematici in caso di tendenza ad eczemi o altre manifestazioni cutanee croniche.

Va sottolineato che la risposta a questi alimenti può variare da persona a persona: ciò che scatena una violenta infiammazione in un soggetto, potrebbe risultare innocuo per un altro. Tuttavia, è frequente che la restrizione temporanea di questi cibi porti a un miglioramento generale della pelle; i singoli alimenti possono poi essere reintrodotti gradualmente per individuare quali provocano una reazione individuale.

Consigli pratici per lenire e prevenire l’arrossamento

  • Idratare costantemente la pelle, sia dall’interno (almeno 2 litri di acqua al giorno) sia applicando creme specifiche per pelli sensibili o a tendenza atopica.
  • Evitare l’esposizione a temperature elevate durante bagno e doccia; preferire detergenti delicati con ingredienti naturali come burro di karitè o olio di borragine per non aggredire la barriera cutanea.
  • Lenire la cute applicando prodotti a base di Aloe vera o rosa mosqueta, che hanno proprietà calmanti e riparatrici.
  • Indossare abiti traspiranti, in cotone o fibre naturali, ed evitare materiali sintetici e troppo aderenti che possono favorire irritazione e traspirazione eccessiva.
  • Gestire lo stress e le emozioni con tecniche di rilassamento per ridurre i flush vascolari associati a fattori psicologici.
  • Monitorare l’alimentazione con l’aiuto di un nutrizionista, che può offrire una dieta personalizzata per identificare e ridurre gli alimenti scatenanti.
  • Proteggere quotidianamente la pelle dai raggi UV con filtri ad ampio spettro ed evitare l’uso frequente di makeup coprente, che peggiora la traspirazione cutanea.

Alimenti che favoriscono il benessere cutaneo

Accanto agli alimenti da evitare, ce ne sono alcuni che favoriscono il rafforzamento della barriera cutanea e riducono le infiammazioni:

  • Frutta e verdura colorata (carote, zucca, frutti di bosco, spinaci): ricchi di vitamine antiossidanti e carotenoidi, che aiutano la pelle a rigenerarsi.
  • Omega-3 presenti in pesce azzurro, semi di lino e noci: hanno azione antinfiammatoria.
  • Cioccolato fondente (minimo 70%): ricco di flavonoidi, migliora la circolazione e fornisce una protezione contro i danni dei raggi UV.
  • Oli vegetali estratti a freddo, come quello di oliva e di girasole, che nutrono la pelle in profondità.

Un’alimentazione ricca di fibre, acqua e nutrienti naturali si riflette inevitabilmente su una pelle più luminosa e meno soggetta a irritazioni.

Quando rivolgersi a uno specialista

Se nonostante le attenzioni alimentari e cosmetiche i sintomi di rossore, prurito o desquamazione persistono o peggiorano, potrebbe trattarsi di una patologia della cute come eczema, dermatite atopica o altre condizioni che necessitano un trattamento specifico e una diagnosi corretta. In questi casi è fondamentale rivolgersi al dermatologo o all’allergologo per una valutazione approfondita e per individuare il percorso migliore tra dieta, terapie topiche o eventuali farmaci.

L’aspetto della pelle è lo specchio dell’equilibrio interno del corpo e del benessere generale. Prestare attenzione ai segnali che il nostro organismo ci invia attraverso la cute e rivedere alcune scelte alimentari può rappresentare il primo fondamentale passo per ridurre gli arrossamenti e vivere ogni giorno la propria pelle in modo più sano, luminoso e protetto.

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