Usi il deumidificatore per asciugare il bucato? Ecco quanto tempo ci mette davvero (e quanto consuma)

Utilizzare il deumidificatore per asciugare il bucato in casa sta diventando una soluzione sempre più diffusa, soprattutto quando l’asciugatura all’aria aperta non è possibile a causa di maltempo, smog o limitazioni di spazio. Questa pratica offre un’alternativa sia all’asciugatrice classica che al tradizionale stendibiancheria, con notevoli vantaggi in termini di delicatezza sui tessuti, risparmio energetico e gestione dell’umidità ambientale.

Come funziona davvero l’asciugatura del bucato con il deumidificatore

Il deumidificatore agisce sottraendo umidità dall’aria della stanza, creando un ambiente asciutto che accelera l’evaporazione dell’acqua presente negli indumenti stesi. Il processo è semplice ma molto efficace: il dispositivo aspira l’aria carica di umidità, la attraversa su una batteria fredda dove il vapore acqueo si condensa, quindi rimette in circolo aria calda e secca, favorendo l’asciugatura progressiva dei capi.

I modelli più moderni dispongono di una modalità dedicata chiamata “asciugatura del bucato”, che imposta l’umidità relativa (UR) della stanza intorno al 40%, condizione ideale per favorire una rapida asciugatura senza danneggiare i tessuti. Diversamente dall’asciugatrice, il deumidificatore non sottopone i vestiti a movimenti, evitando così il rischio di restringimenti o di usura e rendendolo adatto anche per materiali delicati come lana, seta o cashmere. Inoltre, questo metodo previene la formazione di pieghe profonde, lasciando il bucato quasi come se fosse stato steso all’aperto.

Tempi reali di asciugatura: cosa aspettarsi

Il tempo necessario affinché il bucato risulti completamente asciutto dipende da vari fattori: il tipo e la quantità di tessuto, lo spessore dei capi, l’aerazione della stanza e ovviamente la potenza del deumidificatore. Generalmente, i risultati ottenuti sono simili, se non migliori, rispetto a quelli che si otterrebbero stendendo gli abiti all’esterno durante una giornata secca, ma richiedono qualche ora in più rispetto all’asciugatrice tradizionale.

  • Per una lavatrice piena di tessuti misti (camicie, pantaloni, magliette, asciugamani), il tempo medio di asciugatura con un deumidificatore efficiente in una stanza chiusa varia tra le 4 e le 8 ore.
  • Capì più spessi come spugne, lenzuola o accappatoi potrebbero richiedere anche fino a 10 ore per asciugarsi completamente.
  • Vestiti leggeri, come biancheria intima o cotone fine, possono risultare asciutti già dopo 3 ore di funzionamento.

I primi miglioramenti in termini di riduzione dell’umidità e odore di fresco si notano nelle prime 24-48 ore di utilizzo, ma per ottimizzare il processo è fondamentale non sovrapporre eccessivamente i capi e lasciare spazio perché l’aria circoli tra loro. Alcuni modelli sono in grado di monitorare e mantenere la percentuale di umidità desiderata agendo in autonomia sul ciclo di lavoro.

Consumo energetico: quanto incide sulla bolletta?

L’aspetto più interessante riguarda il consumo di energia elettrica. I deumidificatori consumano generalmente meno rispetto a un’asciugatrice tradizionale, la quale necessita di una potenza notevolmente superiore per generare calore e far roteare il cestello. Un deumidificatore di media potenza, specifico per la casa e progettato per l’asciugatura del bucato, consuma in media tra 200 e 500 Watt/ora a seconda della capacità e della modalità impostata.

  • Per un ciclo da 6 ore continuative, il consumo totale si attesta tra 1,2 kWh e 3 kWh.
  • Tenendo conto di una tariffa elettrica media domestica di circa 0,25 €/kWh, l’asciugatura completa del bucato costa indicativamente tra 0,30 € e 0,75 € a ciclo.
  • L’asciugatrice a resistenza tradizionale, invece, arriva facilmente a 2,5-4 kWh per ciclo, con costi più alti e maggiore impatto ambientale.

Naturalmente, questi valori cambiano in base alla classe energetica dell’apparecchio, all’intensità d’uso e alle condizioni di umidità iniziali della stanza e dei capi. Scegliere un modello ad alta efficienza e utilizzarlo in ambienti già ben isolati assicura il massimo risparmio sulle bollette. Per ottenere la migliore efficienza energetica, è consigliato accendere il deumidificatore a porta chiusa, in un locale non troppo grande rispetto alla sua potenza, e svuotare regolarmente il serbatoio di raccolta dell’acqua per non ostacolarne il funzionamento.

Vantaggi aggiuntivi e consigli pratici

L’uso del deumidificatore per l’asciugatura del bucato offre numerosi benefici oltre al semplice risparmio energetico:

  • Previene l’insorgere di muffe e cattivi odori dovuti all’umidità stagnante tipica delle case in cui si stende il bucato nei mesi freddi.
  • Contribuisce a mantenere nel tempo un clima interno più salubre, riducendo la proliferazione di batteri e agenti patogeni.
  • È un’opzione ecologica, grazie al minore consumo energetico e all’assenza di usura sui tessuti.
  • Consente di asciugare anche tessuti delicati generalmente esclusi dall’asciugatrice, senza pericolo di danneggiamento.

Buone pratiche per un’asciugatura efficace

  • Stendi i capi in modo che non si sovrappongano, lasciando spazio tra di loro per favorire la circolazione dell’aria.
  • Mantieni la porta e le finestre chiuse durante l’asciugatura per evitare che l’umidità esterna infici il lavoro del deumidificatore.
  • Svuota il serbatoio dell’acqua regolarmente, specialmente nei giorni particolarmente umidi.
  • Utilizza le griglie o gli stendini rialzati per aumentare il ricircolo dell’aria anche nella parte bassa dei capi più lunghi.

Concludendo, il deumidificatore si conferma una soluzione estremamente funzionale e versatile per l’asciugatura del bucato. Il suo uso regolare non solo riduce i tempi di asciugatura rispetto al semplice stendibiancheria, ma migliora la qualità dell’aria e tutela sia la salute della casa sia quella dei tessuti. Una scelta pratica, efficiente ed ecologica per tutte le stagioni.

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